V i g n e e v i n o
La scoperta fu stupefacente dove un’uva in particolare fu di immane rilevanza; IL COLATAMMURRO, un’ uva a bacca rossa che era riuscita a resistere perino alla filossera del 1919 e che ancora oggi e’ in grado di resistere alla malattie fungine della vite.
Spiccavano inoltre altre uve sia a bacca bianca che a bacca rossa come la GIOSIANA, LA IUSANA, LA MALVASIA BIANCA DI BASILICATA, L’AGLIANICO BIANCO E IL MUSCATIDD’ oltre che all’AGLIANICO, le quali siamo stati in grado di recuperarli da vigne che oggi superano anche gli 80 anni di eta’. Un grazie particolare lo dobbiamo ai contadini del luogo che sin da subito ci hanno sostenuti nel progetto e ci hanno aiutato nellla catalogazione di queste antiche varieta’ autoctone preservandole e tramandandole.
Da li in poi e’ stato un susseguirsi di studi e di approfondimenti che oggi ci portano ad impiantare per i prossimi due anni, 1 ettaro di vigneto dove all’interno troveremo questi antichi vitigni autoctoni lucani con l’idea di condurlo a regime biodinamico senza intaccare quell’equilibrio quasi perfetto che si crea tra uomo e natura.
Il nostro e’ un territorio ancora tutto da scoprire, ma soprattutto la nostra idea e’ quella di raccontare al mondo che LA BASILICATA ESISTE ED E’ BELLISSIMA, bisogna pero’ avere il coraggio di vinificare nuove varieta’ , sperimentare diverse tecniche di vinificazione senza cadere nella banalita’, ma soprattutto senza mostrar paura di sbagliare, OSANDO DI PIU’.